Le proiezioni architetturali hanno rappresentato una reazione diretta ed emozionale alla quarantena imposta per il Corona Virus. Il desiderio di comunicare e di trovare rassicurazione si è espressa con segni identitari immediatamente riconoscibili da grandi distanze. Non si è trattato solo di una questione tecnica di efficacia luminosa ma anche – o forse soprattutto – della necessità psicologica di rielaborare concettualmente la lotta tra “l’oscurità” del virus e “la luce” degli anticorpi sociali.
Da qui il moltiplicarsi di segni sui luoghi simbolo delle comunità urbane e rurali, dei monumenti civili e religiosi, degli edifici pubblici.
La Festa della Repubblica del 2 giugno è diventata l’ultima occasione in ordine di tempo per rafforzare il senso di comunità in una fase delicata di passaggio verso un’agognata ripresa della vita sociale e collettiva del Paese.
In questa azione i proiettori Goboservice – i Divum come i Golux – hanno trovato ampio spazio di applicazione grazie alla loro versatilità e facilità di impiego.
I fasci di luce generati dalle lampade a Led hanno disteso nitidamente il tricolore su antiche torri medioevali come su futuristiche pale eoliche, su delicate e complesse architetture barocche come su razionali facciate moderne trasmettendo sempre efficacemente l’emozione rassicurante della luce.
Partiamo per questo luminoso giro d’Italia dal Piemonte, la regione in cui si sono realizzate le maggiori installazioni luminose.
A Cuneo è stata illuminata dalla ditta Castelmar, la Torre Civica che, come scrive Piero Camilla, “con la sua campana ha accompagnato e scandito tutte le tappe del cammino storico” della città. E grazie alle possibilità offerte dai proiettori Goboservice si è ulteriormente fregiata per alcune sere dello stendardo nazionale.
Lo stesso vale per le istallazioni realizzate da PLS impiantistica sulle torri di altri piccoli centri in provincia di Cuneo: la “Civica del Belvedere” a Mondovì (ph Tino Gerbaldo), quella a Sommariva Perno e l’altra del XIII° secolo ad Albaretto della Torre.
Per non parlare invece di interi castelli vestiti di luce come quello di Roddi, noto per essere stato di proprietà della famiglia di Pico della Mirandola o di Barolo, in cui il rosso, già associato ai riflessi del celeberrimo vino, è stato per l’occasione accompagnato anche dal bianco e dal verde della bandiera.
Una menzione particolare in questa rapida ricognizione cuneese merita la proiezione realizzata a Cherasco, paese insignito con la medaglia d’argento al valor civile dopo la Seconda guerra mondiale per essere stato un «luminoso esempio di profonda fede nei valori della libertà e della democrazia.»
Quel “luminoso esempio” di patriottismo e di sacrificio è tornato a splendere per la Festa civile più importante d’Italia grazie alla tecnologia Goboservice. I proiettori hanno disteso il tricolore sull’arco del Belvedere, un’opera architettonica di pregevole fattura risalente al XVII° secolo (ph Tino Gerbaldo).
Restando in Piemonte ma spostandoci di provincia andiamo a San Giorgio Scarampi, un Comune poco distante da Asti. Qui il tricolore di luce si è innalzato sula torre medioevale del borgo che domina dall’alto la val Bormida.
Lasciamo torri, rocche e manieri piemontesi per fare una rapida puntata in veneto dove Anr Impianti e NicoLed hanno realizzato una illuminazione di grande impatto su di un edificio moderno, il municipio di Ponte nelle Alpi. Nel pieno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi le proiezioni hanno irradiato luminosità, colore e calore al freddo delle alte quote dimostrando anche in questi scenari particolari per condizioni climatiche l’efficacia dei proiettori realizzati da Goboservice.
Dal Veneto alla martoriata Lombardia in compagnia di One Electric con Chignolo d’Isola, il Comune in provincia di Bergamo dove è stato proiettato il tricolore sul Santuario della Madonna di Lourdes, un edificio risalente al 1743. E poi ancora il municipio di Spino d’adda in provincia di Cremona e la torre di Stradella in provincia di Pavia (intervento realizzato da Pls Impiantistica). In questo caso la proiezione tricolore – colta dall’obiettivo del fotografo Tino Gerbaldo – ha messo in risalto le particolarità geometriche delle facciate segnate da lunghi beccatelli, dai merli e dalla cella campanaria fatta costruire dopo il crollo del campanile della vicina chiesa di San Nabore e Felice nel 1834.
Scendiamo verso il Centro Italia e andiamo in Toscana dove ha operato All Events Solution.
Nella nobile terra della Garfagnana, a Camporgiano in provincia di Lucca, è stata illuminata una torre della suggestiva fortezza che domina l’abitato dal 1300. Poco più a sud la stessa illuminazione è stata proposta a Siena, sull’edificio neoclassico in cui ha sede il Comando della polizia municipale e su quello moderno del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Sempre in provincia di Siena troviamo la proiezione realizzata a Rapolano Terme sul municipio.
Quattro le proiezioni realizzate in provincia di Arezzo con i versatili Golux: ad Anghiari si sono illuminate col tricolore le antiche mura del piccolo borgo reso celebre da Leonardo Da Vinci con un suo dipinto; a Foiano Della Chiana il sacrario di Santo Stefano della Vittoria eretto dal Vasari nella seconda metà del 1500 e un’antica torre del centro storico; a Bibbiena, la modernissima sede dell’azienda Baraclit, leader nella costruzione di prefabbricati in cemento armato.
Particolare la proiezione realizzata in provincia di Perugia, a Spello. Qui al posto del tricolore è stato realizzato un mosaico di luce con i simboli della città. Sulla porta consolare infatti è stato proiettato il logo dell’iniziativa di beneficienza “Spello nel cuore”, prodotto dal designer Milk Graphic. I potenti proiettori Goboservice hanno ingentilito le antiche e severe murature della struttura con i colori e le linee pensate dal creativo per comunicare l’identità spellana.
Dalla Toscana alle Marche con le illuminazioni realizzate dalla ditta A.L.G. ad Ascoli Piceno il cui centro storico, costruito quasi interamente in travertino, è tra i più ammirati del Centro Italia. I proiettori Goboservice si sono accesi nella rinascimentale Piazza del Popolo – considerata tra le più belle piazze d’Italia – per illuminare il bellissimo e austero Palazzo dei Capitani.
Nel vicino Molise due proiezioni per altrettanti siti diametralmente opposti: quelle fatte da Mp Project a Campobasso, città insignita dal Ministero dei Beni Culturali del titolo di “borgo di notevole interesse storico” dove è stata illuminata la facciata del teatro Savoia e quelle sulle avveniristiche torri eoliche dell’impianto di produzione di Enel Green Power ai confini con l’Abruzzo. Nel sito, come ha spiegato Franco Grosso, dirigente della società partner Elettroluce, si è riusciti a “rendere ben visibili i colori dell’unità e della solidarietà nazionale, valori fondanti del nostro Paese (…)”. Merito dei fasci di luce concentrati e potenti dei proiettori Golux Plus.
Un luogo simbolo della lotta al Covid 19 è quello del Campus Biomedico di Roma. Anche qui il personale medico ha potuto ammirare i simboli nazionali proiettati da Elettrodesign sull’edificio principale del Campus rivedendo in essi i sacrifici e l’impegno di un’intera comunità di medici e scienziati impegnati a reggere l’urto pandemico.
Il nostro carosello di luce si conclude a Messina dove ad essere illuminato dal partner Messina Audio Service è stato il palazzo dell’università, il cui stile tardo floreale è stato ulteriormente abbellito con la proiezione dei colori nazionali.
Dalle Dolomiti alla Porta della Sicilia, i proiettori Goboservice hanno avuto l’onore di proiettare l’idea sintetica e armonizzante di nazione sulle tante comunità diverse, grandi e piccole, che ne costituiscono l’ossatura portante.
Questa è l’essenza vivace e profonda del made in Italy in cui crediamo con orgoglio. Questa è la forza che ci spinge ad andare avanti con responsabilità sociale.