L’ultimo cavaliere è volato in Cile a bordo di un Mythos corazzato con i nuovi Gobos Platinum di Goboservice. Una campagna a dir poco stellare richiesta dall’azienda Ripley per lanciare il suo nuovo Robot Trasformer, The Last Knight, in tutto il sud America partendo dalla città di Santiago dove, la notte del 18 maggio, si è svolta la “Ripley Transformers Night”.
Dal Costanera Center, il centro commerciale più grande del continente, al palazzo della Moneda, sede del governo cileno, il Service Icardi ha dato vita a effimere ma suggestive scenografie sulle più diverse superfici della città proiettando l’immagine enigmatica del tenebroso cavaliere insieme al logo aziendale. Dalle villette in stile vittoriano agli avveniristici grattacieli con viali alberati per finire ai più diversi spazi pubblici; ovunque ci fosse anche una semplice parete disponibile, il volto del cavaliere d’acciaio ha fatto la sua comparsa improvvisa.
Gli organizzatori dell’iniziativa sono riusciti nella sfida il cui risultato era per nulla scontato. Difficile infatti stupire gli abitanti di Santiago, una delle città più moderne e vivaci d’America, abituati a vivere a contatto con gli effetti speciali. Ma un’azione di guerriglia comunicativa mordi e fuggi di questa portata nessuno se l’aspettava e l’effetto è stato dirompente. Le immagini sono rimbalzate immediatamente dalla strade ai social con il seguitissimo “Transformers Chile Facebook Group” a fare da amplificatore dell’evento e da collettore di giudizi e impressioni.
I fans dei mitici robot “salva pianeta” hanno visto il loro ultimo eroe proiettato addirittura sulle nuvole. Grazie infatti alla nuova tecnologia costruttiva utilizzata nei laboratori Goboservice per la generazione dei gobos platinum unitamente alle caratteristiche del proiettore ibrido della Claypaky, col suo zoom 4°-50° e la lampada ad arco corto, l’immagine è risultata perfettamente visibile pur essendo riprodotta su una superficie così impalpabile e straordinaria.
i Gobos Platinum hanno retto alla prova del cielo confermando di essere gli unici dischi sul mercato in grado di tollerare senza problemi le altissime temperature generate nel proiettore. Il profilo del robot ha coperto uno “spazio siderale” senza perdere in qualità di proiezione e nitidezza di definizione conformandosi alle caratteristiche del proiettore capace di generare un denso fascio di luce che rimane parallelo per tutta la sua lunghezza fino a grandissime distanze.